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Centro Paideia, un anno insieme

All’inizio è tutto difficile: è difficile capire chiaramente la situazione, è difficile sapere cosa fare. Poi, identificate le necessità, si passa ad altro, ed è in quel momento che abbiamo scoperto la famiglia Paideia.

Comincia così il racconto di Roberto, un papà che frequenta il Centro Paideia.

Dico la famiglia Paideia perché per me “essere in famiglia” è importante: è quella dimensione in cui ci si sente bene, tutti uguali, anche se ognuno è se stesso.

Proprio grazie all’esperienza dell’Estate Paideia abbiamo scoperto la tranquillità di stare noi quattro e il bello di sentirsi in famiglia; non avvertire la diversità tra noi e le altre famiglie che partecipavano alla vacanza, ma anche tra noi e lo staff della Fondazione. E questa sensazione è la stessa che abbiamo provato nelle domeniche di festa a Pralormo, nei laboratori… nelle occasioni di aggregazione che abbiamo frequentato sempre di più, con sempre più piacere. Ogni volta con Paideia abbiamo sperimentato momenti di condivisione e di vera normalità, anche per bimbi con qualche difficoltà in più.”

Dalla scorsa estate la Fondazione Paideia ha aperto a Torino il Centro Paideia: uno spazio che coniuga attività di accoglienza, sostegno e riabilitazione per famiglie con bambini con disabilità insieme ad attività sportive, corsi e laboratori rivolti a tutta la famiglia e a tutte le famiglie. Uno spazio dove sperimentare l’inclusione quotidiana, frequentando un corso di nuoto o un laboratorio di cucina, giocando nel parco giochi, prendendo un caffè in caffetteria, sfogliando un libro in biblioteca.

Il Centro Paideia è stato per molti anni un sogno, per tutti noi della Fondazione” spiega Mariangela Battisti, direttrice del Centro. “Era un luogo che immaginavano rivolto ai bimbi con difficoltà, ma anche aperto e coinvolgente verso la loro rete familiare, come è sempre stato il nostro sguardo. E nella nostra idea c’era qualsiasi tipo di nucleo familiare – non solo le famiglie che già ci conoscevano tramite la Fondazione o altre che speriamo di poter raggiungere tramite il Centro – ma tutti i cittadini. Adulti, bambini, gestanti e neogenitori: persone con vissuti diversi tra loro ed esigenze differenti che, scegliendo di frequentare il nostro Centro, lo rendono un luogo vivo, abitato e vissuto, sperimentando e testimoniando l’inclusione quotidiana.

Anche Roberto frequenta con assiduità il Centro Paideia, portando uno dei suoi bimbi a nuotare.

Da quando ha aperto il Centro Paideia è come se le occasioni d’incontro fossero diventate quotidiane: anche il Centro per noi è diventato famiglia, quella famiglia che ti ascolta e che c’è. Da papà ho scoperto, quando vado in piscina, tanti bimbi spettacolari, bimbi sempre con il sorriso nonostante si trovino talvolta ad affrontare situazioni molto sfidanti. Mi sono reso conto, nel confronto con altri genitori, che spesso sono proprio i nostri figli coloro che ci incoraggiano di più, e non viceversa, come si potrebbe pensare.”

Roberto al Centro Paideia ha seguito, inoltre, con uno dei suoi figli, anche il percorso rivolto ai siblings: “Mi sono reso conto di quanto sia importante dedicare le stesse attenzioni a entrambi i miei bambini, indipendentemente dalle loro difficoltà, anzi cercando di non identificarli con quelle.”

“L’apertura del Centro ha reso possibile dedicare nuovi spazi per l’accoglienza, il sostegno e la riabilitazione, ma anche nuove occasioni di incontro e confronto per le famiglie che già seguivamo. Nonostante una nuova complessità da gestire in termini di numeri e richieste, rispetto alla quale speriamo di poter rispondere sempre meglio, siamo molto felici della risposta che il quartiere e la città intera ha dato al Centro, facendoci sentire così ben accolti dal territorio” racconta Mariangela.

 “Guardo Giorgio qui – conclude Roberto – e mi piace vedere come si sente a suo agio: come ricerca la sua autonomia, da genitori è questo che incoraggiamo. È bello vedere un posto dove non esiste diversità se non quella in cui ognuno arricchisce l’altro con le risorse che ha.”

Buon primo compleanno, Centro Paideia!