accompagnate nel percorso di crescita dei loro bambini
che hanno condiviso la mission di Paideia
che hanno scelto di donare il proprio tempo per stare accanto ai bambini
investiti per il sostegno di bambini e famiglie in difficoltà
In una situazione di incertezza come quella che stiamo vivendo è come se ogni momento felice assumesse un valore ancora più importante.
Ora che la serenità di tutti noi è messa in discussione possiamo sentire con più forza la necessità di chi con le difficoltà si confronta ogni giorno: molti genitori di bambini con disabilità ci raccontano storie di quotidiana fatica, aggravata dall’emergenza sanitaria.
Per questo ogni momento felice che offrire ai bambini con disabilità, ai loro genitori, fratelli e sorelle diventa l’obiettivo più importante del nostro Natale.
“Quando si ha un bambino disabile a casa, a volte, si viene messi un po’ da parte: alcuni amici spariscono, le difficoltà fanno paura e si rischia di ritrovarsi soli. E’ una cosa per cui io stessa sono stata male”. Abbiamo chiesto a Laura, la mamma di Nicolò, di raccontarci il suo percorso con Paideia, iniziato 5 anni fa. Lei e suo marito Andrea sono arrivati su consiglio di amici, perché cercavano nuove esperienze da offrire a Nicolò, che all’epoca aveva 11 anni.
Tutti noi ricorderemo il Natale del 2020 come il più particolare, forse. Il più solitario, il meno tradizionale, il più doloroso, purtroppo, per qualcuno. Ma per noi, il Natale del 2020, sarà anche quello degli abbracci più veri.
Abbracci, avete capito bene. Quelli che ci mancano da troppo tempo, fisicamente, ma che abbiamo sentito, fortissimi, arrivare da ogni parte per dire ai bambini con disabilità e alle loro famiglie che non sono soli.
La cosa che ti colpisce appena inizi a parlare con Milena è la sua energia. La determinazione che mette nel raccontare che “se hai un figlio con disabilità non puoi permetterti di stare a guardare, ma devi agire e darti da fare per sfruttare al meglio le occasioni”. Milena e Giovanni sono i genitori di Daniele, 15 anni, ed Elena, 12. “Abbiamo conosciuto Paideia quando abbiamo ricevuto la diagnosi di Elena, dopo aver vagato per quattro anni alla ricerca di risposte. Siamo arrivati su consiglio di una maestra, alla ricerca di un sostegno per affrontare il percorso di terapie”.
A Baldissero Torinese, nel cuore della collina, a meno di 30 minuti dal centro della città, nasce la Fattoria Sociale Paideia, uno spazio dove le famiglie possono ritrovarsi per apprendere, sperimentare e condividere insieme un’esperienza a stretto contatto con la natura. Il luogo ideale per offrire occasioni di incontro a grandi e piccoli, con particolare attenzione alle famiglie con bambini con disabilità.
Anche per quest’anno si conferma la proposta di attività formative rivolte agli operatori dei servizi museali, al fine di promuovere la cultura dell’accoglienza e dell’inclusione dei visitatori con disabilità. Anche nell’edizione 2021 la possibilità di partecipare ai corsi viene estesa agli operatori di altri servizi del mondo della cultura, come biblioteche, teatri, associazioni culturali.
La comunicazione è dialogo e i dialoghi sono parole meravigliose che ci mettono in connessione con gli altri. Nasce con questo intento l’iniziativa Wonder Talk organizzata da Zandegù; un pomeriggio di parole sulla comunicazione con Chiara Gandolfi, Luisa Carrada e Stefano Guerrera a sostegno di Fondazione Paideia.
L’appuntamento è sabato 27 febbraio dalle 15 alle 18 in diretta streaming.
“Per diventare volontari non è necessario avere una laurea particolare, ma è sufficiente voler offrire un poco del proprio tempo ai bambini e alle loro famiglie. è un’esperienza che arricchisce perchè riempie il cuore di emozioni, regala delle amicizie speciali e fa riflettere su quali siano le cose importanti della vita.”
Lasciando i tuoi dati riceverai comunicazioni sulle iniziative e i progetti della Fondazione Paideia